Contatti

La mail ufficiale di As.I.R.A.R.A é:
asinoromagnolo[at]gmail.com

oppure si può scrivere al presidente Alberto Minardi:
minardi54[at]gmail.com

N.B. in entrambi i casi sostituire [at] con @

Il riferimento telefonico del presidente è 335.327884 (ore 19.30-21.00)
Gli altri riferimenti telefonici si trovano nella pagina “GLI ASSOCIATI”

sono presidente della Associazione che da 56 anni il lunedì dell’Angelo (Lunedì di Pasqua) distribuisce piadina fritta. La sagra come tradizione ha il culmine nella presentazione di 10 asini, che poi nel campo sportivo daranno vita ad uno spettacolo per la guioia dei bambini. Ho letto della promozione dell’asino romagnolo, chiedo se è possibile una colla borazione anche per il nostro territorio. Fontanelice è un paese vicino a Casola Valsenio confina con esso attraverso il passo del Prugno e monte Battaglia. il mio telefono 340 2536820 oppure attraverso e-mail

  • roberto says:

    Buongiorno, sono un nuovo utente in questo vostro sito, volevo una informazione, io possiedo sei asini di razza romagnola e dell’amiata, sono molto appassionato di questi animali, purtroppo, con 3 fattrici, gravide, mi sono un po ampiato di esemplari, volevo chiedere che forse voi avete piu’ esperienza di me, se non ci sono possibilita’ di un contributo, regionale, per il mantenimento di questi animali, che non voglio che vengano maccellati, come di solito si usa, mi piace molto tenerli anche perche’ dei bambini delle scuole del paese, ogni tanto vengono a trovarli. Aspetto vostra risposta. Buona giornata

  • Gianni says:

    Visto e considerato che lo scopo dell’associazione è quello di incrementare e sviluppare la razza, come allevatore troverei utile poter attingere ad una banca dati dove siano presenti tutti i soggetti di razza approvati. Una scheda di valutazione lineare sarebbe un valido supporto per fare la radiografia di ciascun riproduttore, onde individuarne i difetti da migliorare e i pregi da valorizzare.
    I piu delle volte vengo utilizzati certi riproduttori perchè vicini a casa o per convenienza, senza prendere in considerazione il miglioramento genetico.
    Visto e considerato che l’attuale numero di asini associati a questa razza, non sono una esagerazione, una banca dati sarebbe cosa utile per favorire un rilancio selettivo.
    Qualora maturaste l’idea, sareste l’unica associazione ad oggi a realizzare un tale strumento di servizio per gli allevatori in italia.
    Tanto per farvi un’idea provate a consultare la banca dati dei cavalli stalloni olandesi al seguente indirizzo: kwpn hengsten.nl
    Con spirito collaborativo, cordialmente saluto.
    Gianni Massetani.

    • Gentilissimo Signor Massetani, la ringrazio, a nome della As.I.R.A.R.A., del suo intervento, che mi consente di mettere a fuoco le ragioni per le quali la sua proposta, che parrebbe interessante in via di principio, è di fatto non adottabile per l’Asino Romagnolo, sia quanto ad opportunità, sia quanto alla norma di legge.
      Consenta per prima cosa di fare una distinzione tra Libro Genealogico e Registro Anagrafico.

      Libro Genealogico (LG)
      Il primo LG di razza fu il General Stud Book del cavallo Purosangue Inglese, in cui ebbe inizio nel 1791 la registrazione dei pedigree dei performers cioè dei cavalli che risultavano vincitori di gare.
      Seguì nel 1882 il Coates Herdbook della razza bovina Shorthorn, il primo LG bovino, che però dava importanza solo all’informazione relativa al pedigree (nome degli avi) e non alle performances.
      Inizialmente la maggior parte dei LG sono aperti, nel senso che possono essere ammessi anche soggetti di genealogia ignota purché abbiano i caratteri tipici e distintivi di razza; in seguito, eventualmente, diventano chiusi ossia sono ammessi solo soggetti i cui antenati (almeno 3 o 5 generazioni) sono già iscritti al LG e quindi sono detti di razza pura o pure breed.
      L’Associazione autorizzata alla tenuta del LG, per ciascun animale iscritto rilascia un certificato genealogico (pedigree) dove oltre al nome, matricola, data di nascita, nome del proprietario e altre informazioni, è riportata la tabella genealogica del soggetto.
      Sia le informazioni relative al pedigree che le registrazioni di performance sono importanti per la valutazione genetica del soggetto.
      Il LG, in base al sesso o all’età, è suddiviso in Sezioni o Registri.
      Quello che è importante sottolineare, al fine di ciò che qui stiamo discutendo, è che un LG è specifico di una razza/popolazione che, per dimensione numerica, NON è a rischio di estinzione. Il KWPN è dotato di un indice lineare di qualità riproduttiva, così come il Selle Français ed altre razze equine certamente non a rischio di estinzione, per le quali lo scopo preminente è la qualificazione della razza.

      Registro Anagrafico (RA)
      Cos’è?
      In base alla Legge Italiana n. 30/91 sulla Disciplina della riproduzione animale, si intende il registro tenuto da una Associazione Nazionale di Allevatori dotata di personalità giuridica o da un Ente di diritto pubblico, in cui sono annotati gli animali riproduttori di una determinata razza con l’indicazione dei loro ascendenti.
      Si tratta pertanto di LG semplificati destinati alle razze e popolazioni a limitata diffusione, il cui scopo non è tanto quello di operare una selezione su tali popolazioni, spesso in pericolo di estinzione, quanto piuttosto quello di conservare patrimoni genetici di grande valenza storico-culturale anche valorizzandone le qualità produttive ed incentivandone l’impiego in particolari condizioni ambientali.
      Sono regolamentati da appositi Disciplinari e Norme Tecniche, approvati dal MiPAAF che descrivono gli standards delle razze interessate e disciplinano l’iscrizione dei soggetti ad esse appartenenti.
      L’AIA gestisce, allo stato attuale, su mandato del MiPAAF i RA:
      - delle popolazioni bovine autoctone e gruppi etnici a limitata diffusione;
      - delle popolazioni equine riconducibili a gruppi etnici locali.
      L’Asino di Razza Romagnola, riconosciuto con Decreto Ministeriale n. 20461 del 16 Febbario 2006, rientra appunto tra le popolazioni equine riconducibili a gruppi etnici locali (si veda a tal proposito: Allegato 1. Disciplinare del Registro Anagrafico delle Razze Equine ed Asinine 2009).
      Il suo registro anagrafico è, ora, “CHIUSO” solo per gli STALLONI:
      a partire cioè, dal 2009, sono iscrivibili per la carriera riproduttiva solo soggetti di genealogia nota, dunque con padre e madre iscritti nel registro, i quali INOLTRE, all’età di 30 mesi (o successiva) siano giudicati morfologicamente adeguati da un Esperto di Razza dell’AIA.
      [prima del 2009 sono stati iscritti nel Registro Principale stalloni con caratteristiche morfologiche rientranti nel Disciplinare, ma senza genitori noti).
      Il registro anagrafico Fattrici è invece ancora “APERTO”.
      si distingue in:
      un Registro “PRINCIPALE”, a cui possono accedere TUTTE le femmine con padre e madre noti, indipendentemente dalla morfologia;
      un Registro “SUPPLEMENTARE”, a cui possono accedere le femmine con nessuno o un solo genitore noto, le quali rientrino, per caratteristiche morfologiche nello standard di razza, secondo un giudizio dell’Esperto di Razza dell’AIA.
      Queste femmine potranno poi avere titolo di far iscrivere la loro progenie (naturalmente se accoppiate con uno Stallone approvato) nel Registro PRINCIPALE della Razza Popolazione.
      Alla luce di quanto sopra rappresentato un processo di vera e propria valutazione morfologica (con tanto di punteggi assegnati, indici ecc.) collide con l’obiettivo strategico prioritario di questa fase, che al momento attuale è dunque quello della promozione dello sviluppo “quantitativo” (beninteso garantendo l’inserimento nel Registro Anagrafico solo della discendenza formale).
      La seconda fase strategica, della selezione “qualitativa” sarà praticabile, a norma di legge, solo dopo avere raggiunto una base numerica adeguata di capi, in grado cioè da fare considerare superato il rischio della estinzione.
      Tale fase si avvia in genere al raggiungimento di circa 3.000 capi.
      L’asino Romagnolo, alla data odierna è rappresentato da circa 500 capi.
      Per le norme di cui sopra, è chiaro che nessuna razza/popolazione a rischio di estinzione ha mai applicato le politiche selettive che Lei propone.
      L’asino Romagnolo non farà eccezione.
      In conclusione, è molto importante sottolineare che l’As.I.R.A.R.A. nasce allo scopo di rispettare in modo assoluto il dettato normativo, non interferendo in alcun modo con i compiti di istituto riconosciuti e propri dell’AIA (si rimanda a tal proposito allo Statuto su questo stesso sito).

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