Lo stallone Pippo è tornato in Emilia-Romagna, dopo aver fatto la monta privata per quattro anni presso l’allevamento di Riccardo Panzacchi e Stefania Ferretti a Covigliaio, frazione di Firenzuola.

 

Gennaio 2016. Diciamoci la verità. Quando Pippo partì per la Toscana (per quanto venduto ad un prezzo di tutto rispetto, da parte di Giovanni Giacometti, alias Furma, prezzo che lo qualificava come riproduttore di alta gamma) furono pochi gli allevatori che immaginarono che, da quella nuova collocazione, il figlio di Pierino e di Peppina, nato il 9.05.2007, avrebbe rilanciato la propria credibilità di stallone.
La prima ragione era che lo stallone passava da monta pubblica a monta privata, presso Riccardo Panzacchi, e quindi vedeva ridursi la base su cui sperimentare le proprie attitudini qualitative. La seconda  è che la base delle fattrici era limitata a due, per quanto entrambe figlie del grande Romano: Bea 2009 (da Favola) e Tea 2009 (da Giorgia).

Le cose sono andate invece molto meglio del previsto, e pur tramite una così ridotta base di fattrici, Pippo ha riconfermato le sue capacità di eccellente riproduttore e miglioratore, che per altro aveva già dimostrato presso l’Azienda Agricola Furma a Casola Valsenio.
Ma cominciamo dall’inizio ed andiamo per gradi.
Cioè da una foto del 17 Giugno 2012 a Imola (II Rassegna inter-regionale dell’Asino Romagnolo).
La concorrenza, in quella occasione, fu del tutto spietata. Romano, tra gli stalloni patriarchi, e Filippo di Maria Bonuso (Titano e Jenny), tra i giovani stalloni, lasciarono a Pippo (che intanto aveva sostituito Cesare alla monta pubblica da Furma, quest’ultimo fulminato da un calcio di una fattrice TPR, giusto un anno prima) solo un piazzamento.
Si trattava, tuttavia, di un giovane di grandi speranze, soprattutto in virtù del fatto che nelle vene di Pippo scorreva (portato dal padre Pierino) il sangue nobile del nonno, Filippo detto “della Camerlona”, vero progenitore “residuo” per la riqualificazione della Razza del Romagnolo.

Del resto Filippo della Camerlona (nonno, nato 1982), Pierino (padre, nato 2000) e Pippo (figlio) assomigliavano come gocce d’acqua. Testa leggera, orecchie piuttosto corte e ben portate, struttura robusta degli arti, zoccoli larghi, erano le caratteristiche comuni salienti.
Ora converrà ricordare che chi aveva fatto nascere Pippo era stato uno degli allevatori più preparati e colti del Romagnolo, il Dottor Daniele Cornacchia di Granarolo Faentino (medico veterinario), il quale aveva portato (l’anno era il 2006) la sua storica fattrice Peppina (nata il 5.05.1991) alla monta da Pierino nato 2000, in quel momento operante proprio presso la Stazione di Monta Pubblica Furma, in quel di Casola Valsenio.

Poco dopo la nascita, ancora puledrone, Pippo fu acquistato da Ugo Bertelli di Cassanigo (frazione di Cotignola), e poi rivenduto a Giovanni Pasini di Pieve Cesato, il quale provvide a farlo approvare stallone dall’esperto di razza APA.
Da Pasini, Pippo fu anche domato e preparato per la corsa al calesse di Pieve Cesato.
Come abbiamo già detto, Cesare morì il giorno stesso della 1° Rassegna del Romagnolo,  avvenuta l’8 Maggio 2011 a Valsenio.
Gli fu fatale, al rientro in stalla dopo la fiera, una doppietta alla milza, sferrata da una fattrice da Tiro Pesante Rapido, che non aveva gradito le sue focose avances. Giovanni Giacometti, si guardò presto intorno per trovare un adeguato razzatore, in sostituzione di Cesare, e nel 2012 comprò Pippo da Pasini.
Pippo iniziò la sua attività riproduttiva nella stagione di monta 2012, coprendo le due fattrici di casa Nerina e Palina, rappresentate nella foto seguente.

E dimostrò subito le sue grandi facoltà di riproduttore, presentandosi con due maschi bellissimi, Oriente (da Pippo e Palina) e soprattutto Occidente (da Pippo e Nerina), nati nel 2013.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per quanto di dimensioni abbastanza contenute, Pippo rivelò ben presto di saper trasmettere ottime caratteristiche morfologiche, quali testa leggera, orecchie piuttosto corte e ben portate, profilo rettilineo del muso, equilibrio tra diametri longitudinali e trasversi. Inoltre lo stallone mostrò di trasmettere buona agilità nei movimenti, e, quanto a indole, buona nevrilità accompagnata tuttavia da carattere molto docile, ed, in particolare, nessuna aggressività verso le femmine in calore (condizione che rende possibile la monta brada).

Nella foto che segue, del 2014, alla Fiera di Valsenio, Pippo aveva sette anni ed aveva raggiunto la piena maturità fisica e psichica: si noti l’incollatura cilindrica tipica del Romagnolo, la linea dorsale sostenuta e la rotondità del posteriore (che invece era un poco “scarso” nella foto scattata a Imola nel 2012).
Si noti altresì il comportamento empatico nei confronti dei fratelli  Leonardo e Gianluca Giacometti.
Poi (e siamo al 2016) Pippo fu venduto a Riccardo Panzacchi, di Covigliaio, frazione di Firenzuola (FI) ed uscì anche dal circuito delle Fiere.
Su di lui calò una sorta di silenzio, interrotto, però, dalle notizie che provenivano dal nuovo proprietario, il quale ne testimoniava l’ottima qualità di riproduttore.
Domenica 27 Aprile 2019, Riccardo Panzacchi ricevette la visita in allevamento di Alberto Minardi e Bernardo Montaleone. Si trattava di una semplice visita di cortesia e non era in programma la compra-vendita di alcun capo. Per altro, le figlie di Pippo (con Bea e con Tea) erano ancora troppo giovani per entrare in una trattativa.
A Bernardo Montaleone, comunque, una certa idea era già venuta, se é vero che egli avanzò la richiesta di acquisto di una puledra (richiesta rispedita al mittente).
Arriviamo ai giorni nostri. I risultati conseguiti nelle ultime edizioni della Fiera Agricola di Imola (ormai divenuta definitivamente la rassegna nazionale dell’Asino Romagnolo di Razza) avevano fatto di Bernardo Montaleone il leader degli allevatori, in particolare per ciò che riguarda le femmine.
Nella edizione 2019 aveva piazzato: Naomi Campell MGB al primo posto della categoria femmine di anni uno (nate 2018); Vittoria MB al primo posto della categoria femmine di anni due (nate 2017); LZ Denise al primo posto della categoria femmine da 6 a 10 anni.

Di queste tre femmine, Vittoria MB conseguì il trofeo più prestigioso di “Best in Show” femminile, mentre LZ Denise risultò la campionessa di riserva.
Era arrivato il momento, per Bernardo, di pensare all’acquisto di uno stallone, che fosse idoneo a servire tutte e tre le femmine, nella stagione di monta 2021.
Con Minardi, fu organizzata la visita di alcuni giovani virgulti in vendita, tra cui Brillo (di Alessandro Imolesi – Tessello di Cesena), Teo AT, George AT, Martino AT (di Alessandro Tonetti – Mercato Saraceno).
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Ma non era ciò che Bernardo desiderava per le sue fattrici. Di fatto si trattava di giovani soggetti interessanti, ma inespressi, dunque non in grado di garantire con certezza una buona qualità riproduttiva.
Nel corso della visita a Tessello di Cesena, presso l’allevamento di Alessandro Imolesi, (giovane perito agrario new entry nell’allevamento del Romagnolo in purezza) invece di essere colpito dal due anni Brillo (vedi foto sopra), a Bernardo piacque molto la giovane quattro anni Lala, da poco acquistata da parte di Alessandro Imolesi da Riccardo Panzacchi, e non in vendita.

Una volta visitato l’allevamento di Alessandro Imolesi, si decise, insieme (Minardi, Montaleone e Imolesi) di andare a trovare Federico Severi, soprattutto per visionare il campionissimo Francesco.

Ma qui c’è una nuova sorpresa, perché accanto a Lala, Severi ha comprato da Riccardo Panzacchi, un’altra quattro anni bellissima, Nina (anch’essa figlia di Pippo ma con Bea).

Minardi chiede se quest’ultima è, per caso, in vendita, poiché sta cercando  una femmina prestigiosa per un nuovo socio potenziale.
Ma Federico Severi è irremovibile nella risposta negativa: non vende. In  effetti anche questa asina dimostra l’imprinting del padre Pippo. Testa leggera e tronco compatto.
Bernardo invece (che fino ad allora è stato silenzioso) è già arrivato alla soluzione del rebus che gli interessa: lo stallone che gli serve, per un incrocio compensatorio sulle sue femmine un po’ troppo lunghe di tronco è il padre delle due splendide femmine vendute da Panzacchi, Lala e Nina, compatte di tronco e “leggére” di testa. Cioé deve comprare Pippo.
Viene dato incarico al Presidente di telefonare a Riccardo Panzacchi, per chiedere se Pippo (che per la stagione di monta 2021 si trova già a Padova, presso il Dottor Michelangelo Lonardi, dopo uno scambio con Little Tony) é in vendita.
La risposta è affermativa. Cinque minuti e l’affare è concluso.
Pippo andrà quanto prima a coprire le tre femmine di Bernardo Montaleone.
Pippo, infatti, in quanto continuatore della Linea di sangue n. 1 (Filippo della Camerlona) si incrocia alla perfezione sia con LZ Denise (Linea di sangue n. 5 – Romano) sia con Vittoria MB (Linea di sangue n. 2 – Filippo, Titano, Celentano) sia con Naomi Campell MGB (Linea di sangue n. 1, ma risalente a Filippo della Camerlona attraverso Getullio e Cesare, non attraverso Pippo).
Viene anche condivisa la cifra da corrispondere al Dottor Michelangelo Lonardi, per far fronte ai mancati servigi di Pippo nella stagione 2021.
Domenica 21 Marzo 2021. Montaleone (accompagnato da Minardi) va a Covigliaio a saldare il prezzo dello stallone Pippo.
La foto seguente li ritrae insieme, accanto a Little Tony, che, per il 2021, farà la monta in Toscana.

Domenica 28 Marzo 2021 il cerchio si è chiuso. Ed anche questo articolo.
Salutiamoci qui.
Alberto Minardi

 

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