Nuovo Disciplinare per l’allevamento dell’Asino Romagnolo in Italia in base al Regolamento della Unione Europea

In base al DLGS 52/2018, che in Italia disciplina la riproduzione animale recependo il Regolamento della Unione Europea 1012/2016, gli equidi di razza devono partecipare ad un Programma Genetico, che regolamenta e determina la loro iscrizione ad un Libro Genealogico.

Il Programma Genetico si configura infatti in una serie di azioni sistematiche, tra cui la registrazione, la selezione e la riproduzione, concepite ed attuate in modo tale da preservare e/o migliorare le caratteristiche fenotipiche e genotipiche desiderate della popolazione di riproduttori oggetto del programma stesso.

L’asino Romagnolo è una delle razze ricomprese nel Programma Genetico del Libro Genealogico per la conservazione delle razze equine ed asinine a limitata diffusione, in cui sono annotati i riproduttori con l’indicazione dei loro ascendenti (genealogia).

La gestione di tale Libro Genealogico è affidata all’ANAREAI – Associazione Nazionale Allevatori delle Razze Equine ed Asinine Italiane – ente pubblico dotato di personalità giuridica che é riconosciuto quale Ente Selezionatore, cioè in possesso dei requisiti tecnici e professionali previsti per la gestione e lo svolgimento di un Programma Genetico.

Il Libro Genealogico per la conservazione delle razze equine ed asinine a limitata diffusione ha lo scopo non tanto di indurre una selezione sulle popolazioni in esso iscritte a limitata diffusione o, in alcuni casi, in pericolo di estinzione, quanto piuttosto quello di conservare patrimoni di diversità genetica di grande valenza storico-culturale, valorizzandone al contempo le qualità produttive ed incentivandone l’impiego in particolari condizioni ambientali.

I soggetti iscritti devono aderire sia a caratteristiche morfo-funzionali previste nello standard di razza sia, preferibilmente, presentare genealogia nota e completa. Lo standard di razza è l’insieme delle caratteristiche morfologiche e funzionali tipiche e distintive di una determinata razza. Ad esempio, l’asino dell’Asinara deve possedere un mantello albino e presentare un altezza al garrese compresa tra gli 80 ed i 105 cm.

Con decorrenza 01.01.2022, l’iscrizione dei soggetti di razza Romagnola alla relativa sezione del Libro Genealogico per la conservazione delle razze equine ed asinine a limitata diffusione, avviene secondo i seguenti criteri, stabiliti all’art. 9 del disciplinare:

I Programmi genetici delle razze equine ed asinine a limitata diffusione si attuano sui soggetti iscritti nel Libro Genealogico (LG) che si suddivide in:

  1. Sezione principale, in cui sono iscritti i soggetti con almeno una generazione di ascendenti iscritti alla sezione principale;

  2. Sezione supplementare, in cui sono registrati gli animali che non hanno i requisiti genealogici per l’iscrizione nella Sezione principale, previo accertamento da parie di un esperto di razza del possesso dei requisiti di razza così come indicato nelle Norme tecniche.

In deroga a quanto di sopra riportato ai punti 1) e 2), sono iscritti alla sezione principale i maschi e le femmine che discendono in primo grado da padri iscritti nella sezione principale e madri registrate nella sezione supplementare.

Per questi maschi (di fatto con madre di genealogia ignota, ammessa alla Sezione Supplementare soltanto in base alla precedente valutazione di un esperto di razza) per quanto iscritti dalla nascita alla Sezione Principale, è tuttavia obbligatorio che avvenga, prima della qualificazione a stalloni, una visita morfologica, in età di 2 anni o maggiore, che accerti la presenza dei requisiti di razza..

In sintesi, per i maschi, al fine di diventare stalloni, si possono configurare le seguenti tre possibilità:

  1. i maschi nati da stalloni e fattrici, entrambi iscritti alla Sezione Principale del LG = dispongono d’ufficio della autorizzazione a svolgere la funzione di stalloni; 2) i maschi nati da stalloni inscritti a Sez. Principale e madri iscritte a Sez. Supplementare = possono fare gli stalloni solo dopo la approvazione dell’esperto di razza; 3) i maschi iscritti alla sezione supplementare non sono mai ammessi alla riproduzione.

L‘UC (Ufficio Centrale) su conforme parere della CTC (Commissione Tecnica Centrale) per non compromettere lintegrità di una razza a rischio di estinzione, può inibire alla riproduzione i soggetti che presentino tare o difetti trasmissibili così come riportato nelle norme tecniche.

Per essere autorizzati allinseminazione artificiale i soggetti maschi devono essere iscritti alla Sezione principale, essere in possesso di un esame morfologico che attesti la presenza dei caratteri di razza ed avere test di parentela compatibile.

LUC, su conforme parere della CTC, può stabilire requisiti genealogici più stringenti per l’iscrizione nelle diverse sezioni, fino alla soppressione della sezione supplementare per una o più razze dei Programmi genetici delle razze autoctone a limitata diffusione.

Il diverso criterio di ammissione alla riproduzione per femmine e maschi è chiaramente collegato al fatto che una femmina, producendo un puledro all’anno, comporta un rischio molti più basso rispetto ad uno stallone che può effettuare anche decine di monte all’anno, di “deviare” l’identità e la tipicità consolidata della razza.

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