Sciacquare i panni in Arno …

Giuseppe Borghi come Alessandro Manzoni …

E’ noto che la frase “sciacquare i panni in Arno” risale ad Alessandro Manzoni.
In tal modo egli espresse (in una lettera alla madre) il bisogno che avvertiva,
essendo milanese, di rivedere l’ultima stesura de I Promessi Sposi in un linguaggio assai più aderente al fiorentino, considerato la vera lingua italiana.
E infatti, allo scopo di perfezionare l’ultima versione del suo grande romanzo,
si ritirò proprio vicino a Firenze, per ricevere l’influsso diretto della lingua di Dante.
Deve avere pensato la stessa cosa Giuseppe Borghi di Reggio Emilia, quando, Giovedì 13 Settembre, è venuto a Torriana di Rimini, ad acquistare due splendidi soggetti di Asino Romagnolo certificati.

 

 

 

 

 

 

 

Certo, nel suo allevamento di Montebaducco, asini non ne mancano di sicuro, poichè si tratta del più grande insediamento
d’asini d’Europa, con circa 800 capi.
Nè mancano, tra tutti, gli esemplari rappresentanti della Razza Asino Romagnolo.
E tuttavia, anche per i grandi allevamenti, giunge il momento in cui è necessario rinnovare le linee di sangue.
A questo scopo bisogna ritornare alle fonti, attingere il sangue migliore dalle origini.
E quel sangue, ancora oggi, si può rintracciare soltanto nell’area autoctona di origine della razza, l’alta collina romagnola,
nelle province di Rimini e di Forlì-Cesena.
Perchè, se davvero si vuole comprare qualche Romagnolo riproduttore di gran classe, allora bisogna ancora partire alla volta delle terre “cui regnarono Guidi e Malatesta” (tanto per celebrare un altro grande della letteratura italiana, Giovanni Pascoli,
uno che di Romagna se ne intendeva).
Così MORGANA DEI CANTELLI (nata 1.06.2010, da Virgilio e Leonida, allevatore Leonardo Moretti), la quale nella foto è
in primo piano, e lo stallone PIERINO (nato 01.11.2009, da Tristano e Genoeffa, allevatrice Annamaria Broccoli), già appro-
vato per la riproduzione in selezione, hanno preso l’autostrada A14 con destinazione Salvarano di Quattro Castella (RE),
e qui costituiranno la nuova linfa genetica per il futuro del grande allevamento. 
Se poi siete curiosi e volete anche sapere quanto sono costati i due soggetti, vi dovete accontentare di un aggettivo (prezzo “alto”), perché l’importo deve rimanere segreto, e il vostro cronista ha dato la propria parola in tal senso.  E poi, un po’ di mistero non guasta …
Comunque, qualcuno che della razza molto se ne intende, ha sentenziato che “… per chi ha comprato, il prezzo sembrerà caro solo il giorno dell’acquisto e poi mai più … perché la qualità è impagabile … e chi più spende meno spende”.
Sagge parole, soprattutto a fronte di due soggetti davvero superlativi !!!
Di seguito, un piccolo servizio fotografico della compravendita, che vi farà assaporare l’atmosfera respirata qualche mattina fa.
La nostra Associazione comincia a dimostrare il proprio ruolo, che è anche quello di facilitare la diffusione delle informazioni e la commercializzazione dei prodotti allevati dagli associati.


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